Quanto costa sanare un abuso edilizio?

Quanto costa sanare un abuso edilizio?

Molte persone si chiedono quanto possa costare la regolarizzazione di un immobile con abusi edilizi, ad esempio prima di venderlo. Il costo varia in base al tipo di irregolarità e al periodo in cui è stata commessa.

Il Testo Unico dell’Edilizia (D.P.R. 380/2001) prevede sanzioni che vanno da 516 a 10.328 euro. Tuttavia, il Decreto Salva Casa (D.L. 69/2024) ha introdotto nuove regole distinguendo tra abusi edilizi totali e parziali, modificando in alcuni casi l’importo delle multe.

Abusi sanabili con il Decreto Salva Casa

Prima di esaminare i costi, è utile comprendere le novità del Decreto Salva Casa. Questo ha introdotto una nuova sanatoria semplificata per regolarizzare determinati abusi edilizi.

Secondo l’articolo 36 del Testo Unico dell’Edilizia, per ottenere la sanatoria è necessario dimostrare che l’opera sia conforme sia alle norme edilizie e urbanistiche del momento in cui è stata costruita, sia a quelle attuali (conformità simmetrica). Tuttavia, il Decreto Salva Casa ha aggiunto l’articolo 36-bis, che introduce la conformità asimmetrica per gli abusi parziali.

Ecco le differenze:

  • Abusi totali (opere realizzate senza permesso o in totale difformità): rimane il requisito della doppia conformità.
  • Abusi parziali (opere che non rispettano completamente i permessi edilizi): basta che l’intervento sia conforme alle norme urbanistiche al momento della richiesta di sanatoria e alle norme edilizie in vigore al momento della realizzazione.

Con queste nuove regole, il Decreto Salva Casa consente:

  • di presentare una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) o una richiesta di permesso a costruire per sanare l’abuso;
  • di pagare una sanzione fino a un massimo di 10.328 euro, calcolata in base al valore aggiunto dell’immobile.

Quanto costa sanare un abuso edilizio?

Il costo della sanatoria varia a seconda della tipologia di abuso e delle normative locali. In generale, per regolarizzare un abuso è necessario ottenere un permesso a costruire in sanatoria o presentare una SCIA.

Le sanzioni previste sono:

  • Abusi parziali: sanzione pari al doppio del contributo di costruzione.
  • Interventi gratuiti per legge: calcolo della sanzione con una maggiorazione del 20%.
  • Interventi senza SCIA: sanzione pari al doppio dell’aumento di valore dell’immobile, con un minimo di 1.032 euro e un massimo di 10.328 euro.
  • Abusi con doppia conformità: sanzione tra 516 e 5.164 euro.
  • Immobili vincolati (es. in aree paesaggistiche): sanzione pari al danno arrecato o al profitto ottenuto, scegliendo il valore maggiore.
  • Abusi totali: sanzione pari al doppio del contributo di costruzione.

A questi costi si devono aggiungere le parcelle dei professionisti (geometri, architetti, ingegneri) e i diritti amministrativi richiesti dai Comuni.

Quanto costa la sanatoria al metro quadro?

Molti si chiedono se esista un costo medio al metro quadro per la sanatoria edilizia. In realtà, non è possibile stabilire un importo fisso, poiché il costo dipende da diversi fattori, tra cui il tipo di abuso, la zona geografica e il valore dell’immobile.

Indicativamente, il costo può variare tra 150 e 250 euro al metro quadro, includendo sia le sanzioni che gli oneri tecnici. Tuttavia, ogni situazione deve essere valutata singolarmente da un tecnico qualificato.

Quanto costa un geometra per una sanatoria?

Per regolarizzare un abuso edilizio è necessario affidarsi a un professionista, come un geometra, un architetto o un ingegnere, che possa predisporre la documentazione necessaria.

Il costo della parcella varia in base alla complessità del lavoro e alla località. Indicativamente, il costo di un geometra per una sanatoria oscilla tra 500 e 2.000 euro, ma può essere più elevato in casi particolarmente complessi.

Come sanare un vecchio abuso edilizio?

Anche gli abusi edilizi realizzati molti anni fa possono essere sanati, purché rispettino i criteri di conformità urbanistica ed edilizia.

Sanare un abuso edilizio di 30 anni fa

Gli abusi edilizi commessi oltre 30 anni fa possono essere sanati, anche se spesso il reato penale è prescritto. Tuttavia, rimane l’obbligo di regolarizzare l’immobile dal punto di vista urbanistico ed edilizio.

I passaggi principali per sanare un vecchio abuso edilizio sono:

  1. Verificare la conformità dell’intervento alle normative vigenti al momento della costruzione e attuali.
  2. Raccogliere la documentazione necessaria, tra cui planimetrie originali, eventuali permessi e relazioni tecniche.
  3. Presentare la domanda di sanatoria al Comune di riferimento, eventualmente con il supporto dell’Agenzia delle Entrate.
  4. Ottenere le autorizzazioni necessarie, come la SCIA o il permesso a costruire in sanatoria.
  5. Pagare le sanzioni previste, commisurate al valore dell’abuso.

Casi particolari di sanatoria

Alcuni immobili possono rientrare in casi particolari di sanatoria:

  • Abusi edilizi antecedenti al 1967: gli immobili costruiti prima di questa data potrebbero essere esenti da alcuni obblighi, ma è comunque necessario dimostrare la loro legittimità.
  • Abusi ereditati: se si eredita un immobile con irregolarità, l’obbligo di regolarizzazione passa ai nuovi proprietari.

Per valutare la propria situazione e ottenere una stima precisa dei costi, è consigliabile consultare un professionista esperto in edilizia e urbanistica.

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